Nel contesto della psicomotricità nelle scuole, lo psicomotricista accoglie e risponde ai bisogni del bambino, valorizza l’unicità di ognuno, promuove la dimensione sociale del gruppo e riconosce eventuali situazioni a rischio di insorgenza di disturbi psicomotori.

Gli obiettivi di un percorso di psicomotricità nelle scuole possono essere così riassunti:

• Saper stare in gruppo, saper rispettare tempi, regole e spazi, favorire la capacità di ascolto nonché un’interazione costruttiva e propositiva.
• Sperimentare e conoscere il proprio corpo, per conoscere la realtà, per esprimere le proprie emozioni e per incontrare l’altro.
• Creatività ed espressività per affermare le proprie capacità, per stimolare l’esplorazione e la conoscenza anche dei propri vissuti personali.

La psicomotricità nelle scuole viene svolta spazi ampi e sicuri in modo che il bambino possa muoversi liberamente.

Il materiale psicomotorio è composto da materassi, cubotti, corde, cerchi, stoffe, mattoni e molti strumenti e giochi con i quali i bambini possono sperimentare e creare.

La psicomotricità nelle scuole è solitamente strutturata in una serie di incontri (dai 12 ai 25) della durata di un’ora.
Inoltre, sono pensati per avere hanno una scansione temporale che rimane fissa e prevedibile (che si compone principalmente di accoglienza, gioco, decentramento e conclusione).

Infine, la psicomotricità nelle scuole rappresenta anche un importante momento di confronto con le insegnanti per poter offrire loro uno spazio osservativo diverso, utile per ampliare la conoscenza dei bambini e per confrontarsi su strumenti di gestione del gruppo classe.